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La verità ti fa male lo so

Autore: Alessandra De Tommasi
Testata: Vanity Fair
Data: 6 luglio 2018

Teniamoci strette le regole in amore, ma solo se ci concediamo il lusso d'infrangerle e piegarle alle nostre esigenze. È questa l'idea dietro Senza responsabilità personale (e della 48enne scrittrice e giornalista svedese Lena Andersson, sequel di Sottomissione volontaria già vincitrice del prestigioso August Prize. La quarantenne Ester, benché delusa dopo l'ennesima relazione fallita, finisce per innamorarsi di Olof, attore carismatico e sposato, e analizza la genesi di questa attrazione con un acume degno di Jane Austen (anche se l'autrice confessa di preferirle Charlotte Brontë).

La protagonista si rifiuta di comprendere la semplice «rivelazione» dietro il titolo della famosa commedia con Jennifer Aniston e Ben Affleck. «La verità è che non gli piaci abbastanza»: «Nel pensiero non-logico e irrazionale di chi perde la testa per qualcuno», puntualizza l'autrice. «si instaura la convinzione che l'amante prima o poi lascerà il partner per noi». Dal canto suo Olof, oggetto di adorazione, comincia a considerarsi un Pigmalione e cerca di diventare l'amante perfetto. In pieno romanticismo individuale, la donna inizia a seguirlo in tournée e vuole convincerci che il lieto fine sia dietro l'angolo. «Ester esercita il diritto di corteggiare colui che ama», aggiunge Andersson, «e, anche se non funziona, si sente libera di farlo. In effetti è più facile essere attratte da qualcuno che dimostra interesse, anche se poi non ha alcuna intenzione di iniziare una relazione stabile. I narcisisti e le personalità borderline sono spesso individui carismatici in grado di manipolare». Restarne immuni, a volte, è un'impresa.