Bisognerà rivedere i criteri con i quali si affibbia l'appellativo di paradiso terrestre a luoghi esotici come l'Isola della Réunion, teatro del nuovo e turbolento romanzo di Michel Bussi. I paesaggi da cartolina sullo sfondo della vicenda, infatti, possono anche trasfigurare in istantanee di degrado sociale e natura ostile poco consone al turismo d'alto bordo, aggiungendo tensione e crudezza a quell 'abile trompe l'oeil che è il disegno narrativo di Non lasciare la mia mano. Ecco allora il ritrovamento dei resti di un clochard mezzo spolpato dai granchi su una scogliera a pochi passi da un lussuoso resort, quello non meno orrendo di un'anziana signora a bordo della sua utilitaria con un coltello conficcato in gola e ancora la brutale esecuzione di un'improvvisata e caliente profiler locale. E mentre gli investigatori sono distratti dalle apparenze, il lettore sussulta e si gode i continui colpi di scena.