Dall'inizio della guerra, sei anni fa, più di un siriano su tre è un profugo. Altri 470.000 sono morti. Mentre il conflitto entra nel suo settimo anno orribile, per la letteratura internazionale la Siria e in generale il Medioriente insanguinato sono diventati il nuovo Vietnam: un luogo in cui la sofferenza di un popolo è l'occasione per riflettere sulla cultura e i valori dell'Occidente. (...) È ciò su cui, più in generale, si interroga Laurent Gaudé, grande narratore francese: l'assurdità delle guerre e le lezioni che sarebbe opportuno trarre dalle sconfitte.