Il colombiano Pablo Montoya (1963) incrocia tra fiction e accurata documentazione storica le vite di tre artisti realmente attivi nella seconda metà del Cinquecento. Mentre il mondo cambia e si allarga, mentre i conquistadores devastano l'eden dei nativi americani e l'Europa si tinge di sangue per le guerre di religione, tre pittori si interrogano sul ruolo dell'arte. Le Moyne va al di là dell'oceano e ritrae gli indigeni; de Bry, con le sue incisioni, denuncia i genocidi dei colonizzatori; Dubois registra con il terribile quadro del massacro di San Bartolomeo la furia dell'intolleranza religiosa. L'affresco di Montoya è potente e dialoga con l'oggi. Come la grande arte di ieri.