Può una scrittrice francese di nome Sandrine Collette scrivere un libro degno dell'America sconfinata e selvaggia di William Faulkner? Secondo la critica internazionale sì, se il romanzo in questione è Resta La Polvere, tutto dialoghi asciutti e descrizioni mozzafiato di un paesaggi brulli e desolati.
Qui però siamo nella durissima e selvaggia steppa patagonica, dove è cominciata già sotto i peggiori auspici la vita d'inferno del giovane Rafael, orfano di padre e odiato e vessato dai temibili fratelli maggiori Mauro e Joaquin. Completano il quadro un fratello semiritardato e una madre rozza e avara, dalla tirannica autorità. In questo spietato clima di miseria, sangue e sudditanza gerarchica la vita scorre con i ritmi dell'allevamento e sotto il comando assoluto della madre, almeno fino all'improvviso precipitare degli eventi metterà il più piccolo e vessato in guerra contro tutti. Lo trovate già in libreria da qualche settimana sì, ma sta facendo un gran parlare di sé nelle blogosfera italiana proprio in questi giorni.