Siamo nel II secolo d. C, sotto limperatore Marco Aurelio. Cecilia è una ragazza romana in cerca di un mondo che le somigli. Di nobili origini, Cecilia ha ricevuto, grazie a un padre illuminato, unistruzione insolitamente ricca e raffinata, prodotto di una cultura avanzata e complessa, ma dagli orizzonti ancora ristretti ed insufficiente a placare la sua inquietudine. Insoddisfatta delle risposte che leducazione e le convinzioni sociali sono in grado di fornirle e in perenne conflitto con le varie forme in cui il potere si manifesta nel suo percorso di vita, Cecilia cerca una sua identità prima nellarte, poi nellamore coniugale ed infine nella conversione al cristianesimo.
Se la musica, la letteratura e la filosofia non la appagheranno fino in fondo, se i valori del suo tempo si riveleranno esausti, vuoti e in via di esaurimento e se il matrimonio scivolerà ben presto in una frustrante routine borghese, la fede si dimostrerà unesperienza totalizzante in cui perdersi, lapprodo finalmente sereno di una ricerca irrequieta e tormentata, la possibilità di spingersi oltre i limiti della ragione e della meschinità dei rapporti umani. Forte di questa nuova consapevolezza, cecilia affronta coraggiosamente il martirio, vivendolo come unestrema affermazione di libertà.
Linda Ferri, scrittrice e sceneggiatrice di film di Nanni Moretti e Giuseppe Piccioni ricostruisce in
Cecilia (edizioni e/o, pp. 287, 18) il clima socioculturale del tardo impero e laffermazione del cristianesimo. Unepoca di crisi e di cambiamento osservata attraverso una vicenda individuale, microstoria nella macrostoria, narrata con grazia e una delicatezza quasi orientali, in una lingua in equilibrio tra antico e modernità.