Con il suo romanzo d’esordio, Saleem Haddad si tuffa nella vita di Rasa, un ventenne gay che vive in un paese arabo senza nome e che deve fare i conti con la famiglia, le aspettative della società, l’amore, la brutalità della polizia, l’autoritarismo, la dignità, la rivoluzione, i discorsi imperialisti e l’estremismo islamico, il tutto nel giro di ventiquattro ore.