Ci si può innamorare di un libro per mille ragioni diverse; di questo io ho amato innanzi tutto la prima pagina, che recita così: “Tre donne vivevano in un paesino. La prima era cattiva, la seconda bugiarda e Michel bussi-ninfee nere-copertina del volumela terza egoista. Il paese aveva un grazioso nome da giardino: Giverny. La prima abitava in un grande mulino in riva a un ruscello, sul chemin du Roy; la seconda in una mansarda sopra la scuola, in rue Blanche-Hoschedé-Monet; la terza con la madre in una casetta di rue du Château-d’Eau dai muri scrostati. Neanche avevano la stessa età. Proprio per niente. La prima aveva più di ottant’anni ed era vedova. O quasi. La seconda ne aveva trentasei e non aveva mai tradito il marito. Per il momento. La terza stava per compierne undici e tutti i ragazzi della scuola erano innamorati di lei. La prima si vestiva sempre di nero, la seconda si truccava per l’amante, la terza si faceva le trecce perché svolazzassero al vento”…come non si può essere conquistati da un incipit che sembra quasi una favola?
Allora sono passata dalla prima alla seconda pagina, e poi alla terza ed alla quarta, fino a quella numero quattrocento, che è arrivata – con mio grande rammarico – prima di quanto mi aspettassi. Il libro in questione è Ninfee nere dello scrittore francese, uno dei maggiori giallisti d’oltralpe, Michel Bussi (traduzione dal francese di Alberto Bracci Testasecca).
Tutto si svolge in Normandia, a Giverny, nel giardino che Claude Monet fece costruire quando, nel 1883, si trasferì in questo piccolo borgo fuori Parigi: proprio qui viene trovato il cadavere di tale Jérôme Morval, chirurgo con la passione per l’impressionismo da anni sulle tracce di un dipinto di Monet.
Laurenç Sérénac è l’ispettore chiamato a risolvere il caso, ma l’indagine sembra essere più difficile ed intricata del previsto…vincitore del Prix Polar Michel Lebrun, Grand Prix Gustave Flaubert, Prix polar méditerranéen, del Prix des lecteurs du festival Polar de Cognac e del Prix Goutte de Sang d’encre de Vienne, questo giallo ha tutte le carte in regola per essere il libro che vi accompagnerà nei viaggi di questa estate. Perché no, un viaggio sulle tracce di Monet e delle sue ninfee…