Simbolo di conversione al cristianesimo, patrona della musica ed esempio di verginità, Santa Cecilia, prima di divenire Santa, è stata una donna dal temperamento forte e memorabile.
Vissuta sotto Marco Aurelio, nella Roma del II secolo d.C., Cecilia è nata da una famiglia di nobili origini ed è divenuta moglie del prefetto Valeriano. In realtà, il loro matrimonio non è mai stato consumato poiché la donna, convertitasi al cristianesimo, ha giurato di rimanere casta per tutta la vita e ha convertito alla religione cristiana sia il marito che il cognato Tiburzio.
Intorno a questa figura mitica e misteriosa, la sceneggiatrice Linda Ferri ha scritto il suo romanzo pubblicato da E/O, Cecilia. Sarà proprio la ragazzina di quindici anni vissuta nella Roma del II secolo d.C. a raccontare della sua vita, dei suoi rapporti con lamata nutrice e con la venerata madre, degli insegnamenti del padre filosofo, medico e magistrato, e della vita in una società davvero lontana dalla nostra.
Cecilia è la presentazione di unanima più che di una ragazza che diventa donna, tra le braccia di un uomo importante e in un periodo storico di forti incertezze. Lanima di cui ci parla Linda Ferri è quella di chi ha bisogno di protezione, di chi è alla continua e disperata ricerca di se stesso.
Sarà proprio la religione, elemento caratterizzante il personaggio di Santa Cecilia, a rappresentare un rifugio e un insieme di certezze, per una donna vissuta sotto limperatore Marco Aurelio.