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Il collare rosso. Allegoria della fedeltà nel nuovo romanzo di Jean-Christophe Rufin

Testata: Rai Letteratura
Data: 16 ottobre 2014

In una cittadina francese nella torrida estate del 1919 un eroe di guerra viene incarcerato in una caserma. Fuori, nella piazza deserta, il suo vecchio cane abbaia notte e giorno. Non lontano da lì, in campagna, una giovane donna attende e spera. Il giudice incaricato dell’affare è un aristocratico i cui valori sono stati messi in crisi dalla guerra. Tre personaggi e un cane: questa è la chiave del dramma diJean-Christophe Rufin, ll collare rosso (edizioni e/0).

Essere leali verso i propri amici, battersi per quelli che amiamo, è una qualità che condividiamo con i cani? Ma lo specifico dell’essere umano non è forse di andare oltre e di riconoscere il fratello in colui che ci combatte? Rufin risponde a questi interrogativi con una romanzo semplice, pieno di poesia e di vita. Una riflessione leggera ed elegante sulla fedeltà.

Jean-Christophe Rufin è medico, viaggiatore e diplomatico. membro dell'Académie française, è il presidente di Action contre la faim e uno dei fondatori di Medici senza frontiere. È stato l'ambasciatore francese in Senegal. Nel 2001 ha vinto il Premio Goncourt con il romanzo Rouge Brésil. Tra i suoi libri pubblicati in Italia L'Abissino (Dalai, 2000), Il profumo di Adamo (Bompiani, 2008), L'uomo dei sogni(E/O, 2012), Il cammino immortale (Ponte alle Grazie, 2013).

 



http://www.letteratura.rai.it/articoli/il-collare-rosso-allegoria-della-fedelt%C3%A0-nel-nuovo-romanzo-di-jean-christophe-rufin/25802/default.aspx