«Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio» di
Lakhous Amara (Edizioni e/o, pp. 190, 12 euro).
Piazza Vittorio
è il simbolo della nuova Roma (e della nuova Italia multietnica),
così come le liti condominiali intorno allascensore sono lemble-
ma della difficile convivenza con i vicini di casa. In questo roman-
zo - una sapiente e irresistibile miscela di satira di costume e di
romanzo giallo - lo scrittore algerino, romano dadozione, descri-
ve la piccola folla multiculturale che anima le vicende di uno
stabile e alterna la precisione dellanalisi antropologica alla lievi-
tà del racconto.
A partire dallomicidio di un losco personaggio
soprannominato «il Gladiatore», si snoda unindagine nel più mul-
tietnico dei quartieri della capitale, dove lascensore è allorigi-
ne di dispute. È qui che si scatenano odi, paure, stereotipi e
diffidenze, gli stessi che infiammano il dibattito politico, sociale
e religioso-culturale dei nostri giorni. Attraverso le voci dei prota-
gonisti che raccontano i drammi e gli equivoci quotidiani, emer-
ge una realtà più che mai attuale.