Cinquanta sfumature di giostra
Autore: Angiola Codacci Pisanelli
Testata: POSTscriptum - L'Espresso
Data: 17 febbraio 2014
Non leggete la bandella di copertina, o vi rovinerete metà del divertimento. Chissà perché e/o, editore che generalmente non sbaglia un colpo, ha deciso di spifferare quasi tutti i colpi di scena che Eric-Emmanuel Schmitt inanella lungo le 654 pagine di “La giostra del piacere” (traduzione di Alberto Bracci Testasecca, € 19,50, ebook € 12,99 ). Forse perché nessun lettore possa dire di non essere stato avvertito: ma chi si aspetterebbe un romanzo per educande da un volume che ha sulla copertina rossa una donna dai capelli rossi avvolta in un rosso daby-doll?
Comunque Schmitt, uno dei romanzieri francesi più interessanti, che gioca sul confine tra narrativa e letteratura senza cadere mai né nel commerciale né nell’aulico che avvelenano la maggioranza dei romanzi francesi che superano le Alpi, deve essersi divertito come un matto a costruire questo romanzo. Che promette di essere una variante delle “Cinquanta sfumature” scritta sull’onda di “La vita istruzioni per l’uso” di Georges Perec. A mettere in moto le ben più che boccaccesche traversie dei numerosissimi personaggi (tra gli altri, un economista dalle mire politiche che somiglia a Strauss-Kahn, un’artista che ricorda Lady Gaga, e anche il romanziere a cui si deve la frase del quiz) è un biglietto d’amore anonimo.
Il foglietto giallo, con un messaggio uguale per tutti, viene consegnato nello stesso giorno a tutti gli abitanti di una piazza di Bruxelles: una piazza chiamata Place d’Arezzo: piazza che più che a Guido d’Arezzo si direbbe dedicata a quello sporcaccione di Pietro l’Aretino), arricchita da una improbabile foresta abitata da pappagalli brasiliani abbandonati da un ambasciatore in fuga. Non sono loro gli unici immigrati di questa storia, che come tutti i libri di Schmitt (”Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”, “Odette Toulemonde”) racconta un’Europa multietnica così ben amalgamata e interessante che sarebbe davvero bello se esistesse davvero…