Il senso della storia in noir
Autore: Benedetta Marietti
Testata: D / La Repubblica
Data: 23 marzo 2013
Vincitore dell'ultimo Goncourt, il più importante premio letterario francese, Il sermone sulla caduta di Roma è un romanzo drammaticamente attuale sull'inevitabilità del declino dell'Occidente e più in generale una meditazione metafisica sul senso della storia e della vita. Ma la grandezza di Jérôme Ferrari, parigino, classe '68, scrittore e professore di filosofia, è incanalare importanti temi filosofici e esistenziali in un genere letterario come il noir, capace di illuminare la realtà circostante mentre ricerca la verità - senza necessariamente trovarla - attraverso i suoi antieroi protagonisti. Matthieu e Libero sono due giovani di belle speranze che decidono di abbandonare gli studi filosofici su Leibnitz a Parigi per trasferirsi in un villaggio sperduto della Corsica e gestire un bar. L'intenzione è rendere quel luogo abbandonato «il migliore dei mondi possibili, il mondo del trionfo e della spensieratezza», della libertà e dell'innocenza. L'illusione sembra raggiunta, finché la violenza e la corruzione dell'isola non si abbatteranno su quel paradiso, e quel mondo costruito a fatica crollerà su se stesso. Perché, come insegnava sant'Agostino nel V secolo nel suo celebre sermone - all'indomani della caduta dell'impero romano «abbandonato alle fiamme e «agli assalti dei barbari» - «i mondi passano dalle tenebre alle tenebre uno dopo l'altro". Aggiunge Ferrari: «E forse la loro successione non significa niente».