Naufragi in corso
Autore: Marilù Oliva
Testata: L'Unità
Data: 6 maggio 2012
Titolo: L’isola dell’ultima verità
Autrice: Flavia Company
Traduttrice (dal catalano): Stefania Maria Ciminelli
Editore: edizioni e/o
Il libro: La storia di Matthew Prendel viene raccontata dall’amante Phoebe, l’unica a cui egli abbia svelato le vicende del suo naufragio: arrivato su un’isola deserta sperduta nell’oceano, Prendel vi trova inaspettatamente un altro uomo, Nelson Souza, e il mistero attorno a questa presenza si carica di tensione. Questo enigma – che si risolverà nelle pagine finali – e la solitudine mai noiosa del protagonista, daranno al lettore occasioni di riflessione su tante cose: la vita e la morte, il potere e la libertà, i limiti umani e l’avventura.
In uscita il 9 maggio 2012
Pag. 118
Euro 16
ISTRUZIONI PER L’USO
Categoria farmacologica:
Ansiolitici.
Composizione ed eccipienti:
Oceano, naufragio, sabbia. Sopravvivenza. Esplorazione (del sé e del luogo). Stile libero e fluido. Dorso.
Indicazioni terapeutiche:
Questo libro cura la claustrofobia e la tendenza all’eremitaggio.
Consigliato a tutti, benefico per:
Chi non vede mari incontaminati da qualche anno.
Chi si sente in colpa per una bugia.
Controindicazioni:
In alcuni casi potrebbe provocare degli sfasamenti orari col passato, soprattutto se avete qualche conto in sospeso.
Posologia, da leggersi preferibilmente:
Non in barca o comunque non lontano dalle coste.
Effetti indesiderati:
Se sentite la mancanza di mare, questo libro potrebbe indurvi al gesto sconsiderato di partire senza avvisare nessuno per un’isola deserta.
Avvertenze:
Conservare in uno scrigno che ricordi quello dei tesori dei pirati. Se non avete lo scrigno, allineare in biblioteca di fianco ai volumi di Conrad e Stevenson.
Pillole:
«Non ha mai voluto raccontare a nessuno la sua avventura. Diceva però che un naufragio era un’esperienza così intima che, per quanto poco pudore uno avesse, doveva tenersela per sé».
- – - – - – - – - – - – -
«In tutto questo tempo, quasi senza accorgersene, ha imparato a raccogliere l’acqua, a prendere molluschi e crostacei con la bassa marea, a scegliere vermi e lucertole, a preparare un buon fuoco, a cercare uova di tartaruga.[...] Ha imparato a riconoscere diversi tipi di silenzio, sempre mischiati al ronzio degli insetti, al suono del mare, al canto o al grido di qualche uccello. Tutti i silenzi che servono per ascoltare se stessi. Non si può dire che si sia abituato a questa vita, ma non si può dire neanche che soffra. È questa la vittoria? L’adattamento? In cosa consiste il trionfo di un uomo? Nel sopravvivere o nel fuggire?».
L’autrice:
Flavia Company, scrittrice, traduttrice e giornalista, è nata a Buenos Aires nel 1963. Trasferitasi da piccola con la sua famiglia a Barcellona, si è laureata in Filologia ispanica presso l’Universitat Autònoma de Barcelona. Attualmente vive e lavora a cavallo tra la Spagna e l’Argentina. Autrice di diversi romanzi e racconti, tiene corsi di scrittura creativa all’Ateneu Barcelonès e in altre istituzioni culturali. Attraverso il suo blog mantiene il contatto e lo scambio con i suoi lettori.