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Violenza in guerra e matematica in pace. Di questo è fatta la maledizione europea

Autore: Piersandro Pallavicini
Testata: La Stampa - TuttoLibri
Data: 15 marzo 2025

Orrore, disgusto, repulsione: è questo ciò che si prova a leggere il primo capitolo di Disertare , nuovo romanzo di Mathias Enard, ed è questo che lo scrittore francese, premio Goncourt 2016, cerca di suscitare, perché l'orrore è quello della guerra, ed è insostenibile. In questo romanzo di poco più di 200 pagine vi sono capitoli, come il primo, in cui leggiamo di un disertore senza nome che fugge da una guerra indefinita e immaginaria, in corso nei nostri giorni in un non meglio identificato paese del Mediterraneo. Il disertore va verso il confine sulle montagne, l'inverno sta diventando primavera e il mare è solo un azzurro sbiadito all'orizzonte. Devastato dalla fame e dalla sete, è spossato, lurido di sangue e di merda, tormentato dal proprio fetore. La natura gli è ostile, la violenza che si è lasciato alle spalle lo ossessiona, e tutto questo esplode sulla pagina in un bombardamento retorico fragoroso, asfissiante, reso implacabilmente dalla traduzione di Yasmina Mélaouah. E poi vi sono i capitoli raccontati da Irina. Figlia di un matematico, Irina partecipa a un convegno dedicato al padre scomparso nel 1995, le "Giornate Paul Heudeber", che si svolgono nel 2001 sulla nave-albergo Beethoven, che naviga attraverso Berlino verso la Sprea. Dal battello la vista è pittoresca, e l'ambiente a bordo è amabile, tutt'al più malinconico perché c'è anche Maja, ultraottantenne, madre di Irina e vedova di Paul Heudeber, e con lei i vecchi amici e colleghi del matematico tedesco. La temperatura retorica si abbassa, si respira un'atmosfera rassicurante in pagine fatte di parole e immagini che raccontano una storia complessa e ristorano il lettore. Vale la metafora che la matematica - dunque la ragione, capace di scovare leggi, geometrie e relazioni che sottendono il funzionamento del mondo - sa dare tregua e pace. La matematica rappresenta l'ordine contro l'entropia, la luce della scienza contro il buio del caos. (...)

Disertare è un romanzo importante, di ampio respiro, che esprime un punto di vista sul ventesimo secolo. Benché la matematica sia intesa dai suoi personaggi come salvifica, il romanzo termina con l'invasione russa dell'Ucraina. Come se sull'Europa gravasse una maledizione che nemmeno la ragione riesce a esorcizzare.