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Così un piccolo schiavo scoprì la preziosa vaniglia

Autore: Arianna Passeri
Testata: Il Venerdì di Repubblica
Data: 28 febbraio 2025

Città in fiamme, rumore di stivali e cavalli che sbuffano. El conquistador Hernán Cortés salpa per Siviglia e porta con sé una cassetta piena di piccoli baccelli profumati. Trecento anni dopo, dietro ordine di Luigi XVIII, un'altra cassetta approda sull'isola di Bourbon (oggi Réunion). Qui, il funzionario Perrottet distribuisce talee ai coltivatori per poi riprendere il mare. In sua assenza, affida la coltura a un aiuto giardiniere che «aspetta, aspetta, e aspetta». Le piante crescono, i fiori si schiudono, ma dei frutti nemmeno l'ombra. Nell'estate del 1841, è uno schiavo dodicenne a compiere il miracolo. Orfano, allevato (quasi) come un figlio dal possidente francese Ferréol, Edmond Albius scopre il segreto per impollinare a mano la capricciosa orchidea della vaniglia. Intrecciando storia e botanica, Il frutto più raro (Edizioni e/o, 208 pagine, 18,50 euro, traduzione di Alberto Bracci Testasecca) ripercorre la biografia di un eroe moderno. Un bell'omaggio dell'autrice Gaëlle Bélem alle proprie radici.