«Che Valérie Perrin sia una narratrice di razza, capace di creare intrecci degni della tradizione dei feuilleton, lo dimostra anche questo suo quarto romanzo, che in Francia è già balzato in testa alle classifiche. La tatà del titolo è la zia della voce narrante, Agnés, una donna di 38 anni che si è affermata giovanissima come acclamata regista grazie al sodalizio artistico e sentimentale con un attore da cui ha avuto la figlia Ana e che però l'ha lasciata per un'altra. Da quel momento Agnés non ha più scritto un film, e dagli States, dove si era trasferita dopo il matrimonio, è tornata a vivere in Francia. A rimettere in moto la sua vita stagnante e piena di autocommiserazione arriva una notizia incredibile: sua zia Colette, sorella del padre Jean, geniale pianista scomparso a 37 anni, è morta.[...]
Con una narrazione fatta di brevi capitoli, il susseguirsi di eventi e un finale di speranza garantiscono non banale ma travolgente, che mette a nudo l'animo umano mostrandone le tante contraddizioni. E tutti un po' ci ritroviamo in questi personaggi imperfetti che sanno sopravvivere al dolore.»