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Valérie Perrin Ma io continuo a cambiare l'acqua ai fiori

Autore: Anais Ginori
Testata: La Republica Robinson
Data: 10 novembre 2024

(...) Colette ha qualcosa in comune con Violette, la protagonista di "Cambiare l'acqua ai fiori"?

«Anche lei sembra una persona semplice, quasi anonima. Una donna senza storia, diciamo noi francesi. Per me è un controsenso. Sono convinta che dietro a ogni persona ci sia un romanzo. Colette ha un suo giardino segreto. E come Violette, anche la protagonista di questo libro esercita un mestiere che gode di poca considerazione sociale. Colette è una calzolaia, un lavoro che sta scomparendo perché la gente ormai preferisce cambiare le scarpe piuttosto che farle riparare. Mi piaceva l'attenzione verso questo accessorio così simbolico. Per capire una persona è spesso utile guardare cosa indossa ai piedi, anche se io ormai porto solo scarpe da ginnastica. Non sopporto più i tacchi alti».

È donna anche la voce narrante, Agnès.

«Inizialmente volevo un narratore. Ma ho cambiato idea quando ho incontrato Agnès Jaoui, una regista francese che adoro. Ero in fase di preparazione del libro. Non faccio mai una scaletta o una struttura ma dedico molto tempo a scavare nei personaggi quasi come un'indagine giornalistica. Per Tatà ho incontrato un calzolaio, un poliziotto e ho parlato con alcune vittime del predatore sessuale che attraversa il romanzo. Ho cambiato il suo nome, ma lui è veramente esistito. Ero in questa fase di ricerche quando ho visto Jaoui. E ho avuto come un'illuminazione. Mi è sembrato evidente che questa storia la poteva raccontare solo una donna».