(...) Per de Peretti la tentazione è stata irresistibile. La storia del quadro l'ha creata lei, ed ecco La sconosciuta del ritratto , edito da e/o per la traduzione di Alberto Bracci Testasecca, un romanzo carico di un'inventività speciale, appassionante, un libro che oltre a dare un'identità alla dama, spazia tra mille personaggi dai primi del Novecento fino ai giorni nostri e attraversa i continenti, toccando l'Austria imperiale dei ricchi e dei poveri. Ricostruita anche attraverso le letture di Schnitzler e Zweig, la Prima guerra mondiale, l'immigrazione in America, la crisi del 1929, il boom economico, il Texas, New York, l'Italia... L'eroina di Camille de Peretti, la protagonista del quadro, diventa così una giovane prostituta della provincia viennese, si chiama Martha. All'inizio del secolo, per evitare che i figli si prendessero la sifilide, le famiglie più ricche facevano venire delle giovani di campagna tenute in casa come cameriere proprio a questo scopo, e Martha, che intesse col padroncino una relazione quasi sentimentale e rimane incinta, è una di queste. Cacciata dalla magione dov'era a servizio cresce con amore ma in miseria il bambino e si mantiene facendo anche la modella. Voilà, ecco secondo Camille, la sconosciuta del ritratto. Ma questo non basta naturalmente, com'è che il quadro è stato ritoccato dallo stesso Klimt, chi l'ha rubato così tanti anni dopo, chi l'ha restituito? La strada è lunga, e noi inizieremo la storia con la discendenza di Martha, morta di spagnola, ovvero Isidore, cresciuto in un orfanotrofio austriaco ed emigrato a New York dove diventa un lustrascarpe tanto squattrinato quanto deciso a emanciparsi. Anche perché si è innamorato, riamato, della figlia di un magnate dell'industria conosciuta per caso a cui non vuole rinunciare, costi quel che costi. Sarà la borsa i cui segreti vengono rivelati a Isidore dai clienti, a fargli lanciare il cuore oltre l'ostacolo e a vincere la scommessa. Ma il passato non passa, lo sappiamo. Entreremo così in una saga famigliare piena d'amore e di non detti, di drammi, di tradimenti, di figli e figlie illegittimi, di viaggi nel tempo e nello spazio che l'autrice riesce a combinare come un orologio. Soprattutto quando compare nella vicenda un altro personaggio che assomiglia come una goccia d'acqua alla nostra Martha del ritratto, con quel piccolo neo sulla guancia che non lascia dubbi, Pearl, anche lei nata da una prostituta in Texas ma dopo gli anni Settanta, quando l'esame del dna può inchiodare il padre alle sue responsabilità. Anche se avrete intuito di chi si tratta, non andremo nel dettaglio. Di fatto ci ritroveremo con un Isidore diventato a sua volta un industriale straricco in grado di finanziare qualsiasi ricerca, qualsiasi educazione, qualsiasi azione illegale, perché il ricordo delle sue umili origini e della madre sfortunata non lo abbandoneranno mai e vuole rendergli giustizia. Una spirale di sentimenti, interrogativi, ricordi dei protagonisti che ci guida fino alla fine, fino al dipanarsi perfetto dell'enigma.
