Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

L’amore e l’esposizione alla violenza: “Puri uomini” di Mohamed Mbougar Sarr

Autore: Niccolò Bosacchi
Testata: Il Libraio
Data: 13 maggio 2024
URL: https://www.illibraio.it/news/dautore/puri-uomini-mohamed-mbougar-sarr-1452910/

Puoi uomini” di Mohamed Mbougar Sarr è un romanzo contro l’omofobia e, al tempo stesso, la storia di un cambiamento interiore. Un uomo, un intellettuale che non si considerava omofobo scopre il marcio del pregiudizio dentro e fuori di sé, nel suo paese, nel suo lavoro, nei suoi affetti, e si interroga sulla fragilità e l’esposizione degli esseri umani. Alla scoperta del nuovo libro dello scrittore senegalese (Premio Goncourt nel 2021)

Comincia tutto con un video, la ripresa di un rito macabro e crudele. Un omosessuale disseppellito dal cimitero, trascinato via dalla sua sepoltura da una folla violenta che non accetta che possa riposare in terra sconsacrata, perché la sua impurità è considerata inaccettabile e il suo corpo è un’erba velenosa da sradicare.

Siamo in Senegal, ai giorni nostri, è in fin dei conti quell’uomo è solo un góor-jigéen, un uomo-donna. Che importa se è stato torturato in vita e dopo anche in morte, che importa il suo dolore o quello di sua madre, che importa, in definitiva, la sua umanità? (...)

Puri uomini non è solo un romanzo che descrive e denuncia un’ingiustizia, ma anche il racconto di un uomo che sente la necessità di scoprire dentro e fuori di sé il mistero degli esseri umani. Tutti i personaggi che si muovono sulla scena sono pieni di contraddizioni, incrostazioni e retaggi del passato, istinti alla fratellanza.

Nella scrittura di Sarr, violenta e ironica, tenera e spietata, si agita una passione incontenibile, un’attrazione continua per l’enigma che ognuno di noi si porta dentro. Una volta iniziato Ndéné non riuscirà più a smettere con la sua ricerca, la porterà avanti in modo quasi ossessivo, incurante dei pericoli cui si espone in una società piena di tabù e pronta alle persecuzioni. Verrà sospeso dall’insegnamento per essersi rifiutato di abiurare Verlaine, e se inizialmente lo giustificherà, a se stesso e agli altri, con l’amore per la letteratura indipendentemente dalla biografia degli autori, piano piano si accorgerà che forse è in nome di qualcos’altro che sta spingendosi così a fondo. Qualcosa che ha a che fare con l’essere “nudo e debole come ogni uomo davanti ai suoi simili”.