SÉLIM Nassib dovrebbe a giusto titolo essere considerato uno dei massimi scrittori in lingua francese in attività. Il suo mix di semplicità, eleganza e ardore ha pochi eguali. Nato a Beirut nel 1946, vive a Parigi dal 1969. Reporter, saggista, Nassib lavora sulla Storia, intesa come panno di fondo su cui si agitano destini singolari, intrecci dove la passione non è mai solitaria, ma è riflesso delle passioni generali. In Italia lo pubblica e/o, che ha appena riportato in libreria due tra i suoi libri più belli. L'amante palestinese risale al 2004; in esso Nassib racconta la storia d'amore proibita tra Golda Meir, che sarà poi la prima donna a guidare il governo di Israele, e il palestinese Albert Pharaon, banchiere appassionato di cavalli in fuga dalla famiglia e dalle convenzioni. Se qualcuno non avesse ancora capito le ragioni della guerra che si svolge in Medio Oriente questo è il libro da leggere. Un altro amore, però mai consumato, Nassib lo racconta in Ti ho amata per la tua voce , che uscì nel'94. A dirci la vita della grande cantante egiziana Umm Kalthum è Ahmed Rami, il poeta che per lei scrisse decine di canzoni. L'uomo, amico, confidente, ne racconta il mistero, gli amori e il talento, da quando era una ragazza di vent'anni che si esibiva nascosta in panni da beduino fino al trionfo e all'amicizia con il presidente Nasser. A fine mese poi uscirà per la prima volta in Italia La ribelle di Gaza , apparso nel 2016, che Nassib ha scritto insieme alla giornalista Asmaa Alghoul, nata nel 1982 nel campo profughi di Rafah: continua il suo lavoro di scrittore dentro il flusso della storia, come un Erodoto dei nostri giorni.