Inserito tra i finalisti del prestigioso Booker Prize, il bizzarro e caleidoscopico romanzo firmato da Cheon Myeong - Kwan colpirà particolarmente chi è affascinato dalla cultura sudcoreana e dal suo folklore. La narrazione si apre con la vicenda di Chunhui, un'umile fabbricante di mattoni che torna al suo paese natale, ormai in rovina, dopo aver scontato in carcere la pena per un crimine che non ha commesso. La madre di lei, Geumbok, era riuscita, anni prima, ad affermarsi e a costruire la propria fortuna nel contesto asfissiante e spesso maschilista del villaggio di Pyeongdae, arrivando a progettare e costruire il luogo più simbolico dell'intera storia, un cinema a forma di balena. Questo esordio, in realtà, è solo l'avvio di un viaggio rocambolesco, intriso di episodi fantastici e spesso fortemente grotteschi, che vuole raccontare le grandi trasformazioni sociali e culturali della Corea nel dopoguerra, fatto di ascese sociali repentine ma anche di rovinose cadute, sfruttamento e sopraffazione.