È notevole la capacità narrativa di Silvia Montemurro nel tenere insieme storia politica, storia del movimento operaio, diritti dell’infanzia, problemi sociali, facendone un affresco che dal punto di vista artistico si esprime nel quadro di Emilio Longoni, pittore divisionista milanese del primo ‘900, che, intitolando La piccinina uno dei suoi più celebri quadri, fornisce lo spunto per la copertina e il titolo stesso del romanzo pubblicato da e/o.
Nel quadro è ritratta una bambina di circa sei anni, con un vestito a balze rosa, una collana di sfere blu, un’enorme cappelliera al braccio, “un telegramma”, che serviva alle piscinine, ragazzine giovanissime, per consegnare a domicilio abiti, stoffe, cappelli, nelle case aristocratiche della Milano del 1902. (...)