«Pure il protagonista dell'ultimo romanzo di Filipenko, Ex figlio , il giovane musicista Francysk (comune bambino di Minsk dalla storia radioattiva nell'era Chernobyl) è un fantasma. Anche lui, capitolo dopo capitolo, rimane sempre in stato vegetativo. "Il nostro Paese è il migliore per svegliarsi dal coma, tanto qui non cambia mai niente" scrive Filipenko, che suggerisce però con l'esito della trama che l'amore più invincibile è quello della non-resa, la resistenza, quella capace di strappare figli, ex figli e Paesi interi dalla morte cerebrale».