Alex Beer, che si è fatta conoscere e apprezzare in Italia con i precedenti romanzi della serie dedicata al suo personaggio, August Emmerich, in questa sua ultima fatica letteraria conferma il suo talento di eccezionale narratrice.
“Il messaggero oscuro” si legge con il piacere vero con cui si dovrebbe assaporare ogni romanzo di genere e con la giusta concentrazione che porta a formulare ipotesi o risolvere misteri che ogni lettore dovrebbe avere quando si avvicina a un poliziesco. Tutto questo è dovuto, senz’altro, alla scrittura della Beer che non concede distrazioni o parentesi ma corre dritta per tutto il racconto con uno stile preciso, asciutto ed efficacissimo, altresì dipende da una architettura di composizione della storia che punta tutto sul canto controcanto tra umore del protagonista e umore di una intera nazione. Ed ecco l’aspetto sociale che attraversando l’intero romanzo ne fa un noir in essenza e struttura.