La mattina del 23 giugno 1902 Milano si svegliò davanti a uno spettacolo mai visto. Centinaia di persone camminavano insieme urlando slogan di protesta e rivendicando i propri diritti. Nulla di strano, gli scioperi in quel periodo erano all'ordine del giorno, se non fosse che a marciare questa volta erano bambine.
Il merito di riportare l'attenzione su questo episodio poco ricordato delle lotte sindacali milanesi è di Silvia Montemurro, che lo mette al centro del suo nuovo romanzo "La piccinina" (in libreria da mercoledì 4 per e/o ed.). «Le piccinine, o piscinine, esistevano già nell'Ottocento e continueranno a esistere fino alla Seconda guerra mondiale», spiega Montemurro. «Si possono trovare ancora nonne che raccontano di averlo fatto. Erano bambine tra i sei e i 14 anni che portavano telegrammi, cioè scatole di cartone contenenti tutti i materiali occorrenti a sarte, modiste e stiratrici. Formalmente erano apprendiste sarte, ma di fatto erano solo sfruttate». (...)