Muriel Barbery conosce bene Kyoto, e l'ha già usata per il viaggio iniziatico di Rosa, la giovane botanica francese di Una rosa sola : frutto di una breve relazione tra una malinconica addetta stampa, Maud, e un mercante d'arte giapponese, Haru, Rose scopriva a Kyoto il testamento di un padre che non aveva mai conosciuto. In Un'ora di fervore ritroviamo questi personaggi, ma in un viaggio diverso. Tutto è invertito: il punto di vista è quello di Haru, a cui è negato il diritto di avvicinarsi alla figlioletta e di vederla crescere, se non attraverso delle foto. Una specie di anamnesi che, dall'infanzia ai suoi ultimi giorni, gli permette di ricomporre il puzzle della sua esistenza. Haru è un "figlio delle montagne" innamorato della bellezza. Dopo aver studiato architettura, ha comprato un edificio in rovina sulle rive del fiume Kamo-Gawa, che attraversa Kyoto, e lo ha trasformato in una "meraviglia di legno e vetro". Il lascito di Haru a Rose è una visita a questo sito straordinario, accanto ad altri luoghi ricchi di emozioni