La parola chiave è "comunità". Per cambiare il mondo partendo dalle piccole cose, dal proprio quartiere, dalla realtà locale, senza sognare utopistiche rivoluzioni, Giacomo D'Alessandro, comunicatore e attivista sociale con base a Genova ma orizzonti che arrivano fino alla Repubblica democratica del Congo, ne è convinto: «Che fare? Fare delle comunità di vita e di consapevolezza. Culle di nuove militanze». E così, in nome di quel "nomadismo" che D'Alessandro pone accanto alla comunità come la cifra del proprio essere e impegno sociale, questo camminatore ci conduce nel suo libro, Fare quanto è giusto. Le fatiche dei "buoni" nel Paese che declina (edizioni e/o, pagine 138, euro 8) a conoscere varie realtà italiane piccole e grandi, note e meno conosciute, nel quale germoglia nascosto ma potente il desiderio del bene comune. (...)