Tra Torino e Barcellona, colloqui, Circoli, case editrici l'avventura (veritiera) di un innamorato delle storie
(...) E insomma: tra le pagine di questo romanzo d'esordio che è anche un divertissement letterario, e allo stesso tempo un catalogo - non privo di passaggi in cui l'autore si toglie più di un sassolino dalle scarpe - Rocco Pinto continua in realtà a fare il suo mestiere, arrivando a consigliare (dopo averli letti) decine, centinaia di altri libri da leggere o da rileggere. La sua, s'intuisce, è una missione, svolta in un Paese che non brilla quanto a numero di lettori nel nome di Don Chisciotte, e assieme a compagni di strada indimenticabili come Roberto Cerati, Luciano Foà, Bobi Bazlen e Roberto Calasso. Capitolo dopo capitolo, travolti da un vortice di citazioni, da Virginia Woolf a Joseph Roth, da Tomasi di Lampedusa a Anna Maria Ortese a innumerevoli altri, si ripensa a quella che apre il volume, di Jorge Luis Borges: «Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelle che ho letto». Ebbene, d'ora in poi Rocco Pinto, grande lettore oltre che grande libraio, si troverà a giocare un'altra partita. In bocca al lupo!!