(...) Attenta alla tradizione Zen secondo cui “la tua faccia prima che nascessero i tuoi genitori” è la tua faccia originale, Ozeki inizia le sue riflessioni su identità e razza chiedendo: Che aspetto aveva la tua faccia prima che nascessero i tuoi genitori?
Alla domanda risponde con questo breve memoir, Storia della mia faccia, che è un’attenta esplorazione sociologica, politica, poetica, filosofica, spirituale e sentimentale di noi stessi e del nostro tempo. “L’esperimento – spiega a inizio libro – è semplice: sedersi davanti a uno specchio e guardare il mio viso per tre ore”. Si tratta di un esperimento di osservazione che parte dall’attenzione immersiva e si intrufola nella meditazione. (...)