In un gioco di specchi deformanti e frammentati, Irene Graziosi esordisce nella narrativa con la storia di Maia, una ragazza in cerca di una direzione, sospesa in una vita svogliata e parassitaria, che ritrova una qualche forma di slancio quando deve collaborare con una famosissima e giovanissima influencer, Gloria: il rapporto tra le due, affilato e ambiguo, tra ricerca di empatia e invidia viscerale, diventa in qualche modo metafora dei nostri tempi squinternati e fin troppo social.