(...) Con il suo modo non giudicante di rivelare l’universo intimo di ogni membro della famiglia Malivieri, la scrittrice rende ciascuno dei protagonisti un essere composito, sensibile, magnificamente e disperatamente umano, avvolto da una ingarbugliata rete di relazioni personali. La loro vita viene raccontata senza indulgere nel melodramma; non risparmia i dettagli dei drammi, delle delusioni e delle umiliazioni, ma mostra come riescono a risollevarsi, a resistere contro la spinta di una realtà spesso dolorosa. C’è, alla fine, sempre un senso di resilienza, una volontà di non cedere e di provare a ripartire; sempre con la consapevolezza di potere contare sul loro legame che, al netto dei contrasti e delle disillusioni, rimane saldo.
Tra le qualità migliori di questa saga familiare ricca di dettagli sociali e storici c’è sicuramente quella di essere riuscita a registrare sottilmente l’inesorabile scorrere del tempo nell’intimità dei Malivieri senza mai tradire la natura profonda di ogni personaggio, sia i genitori che le loro figlie. Sarà facile per molte persone riconoscere una parte di sé e della propria storia personale nel racconto e negli eventi che hanno accompagnato la vita.