Giacomo Matteotti era certamente un socialista moderato, parte di quel Partito socialista unitario (Psu) creato nel 1922, pochi giorni prima della marcia su Roma, dai fuoriusciti e dagli espulsi di un Partito socialista ormai a trazione massimalista, ma proprio per questo visto come uno dei principali nemici del fascismo. E non è una contraddizione: secondo la “graduatoria” della propaganda di regime, i nemici moderati come il Psu, il Partito popolare, i Repubblicani precedevano di gran lunga il Psi e i comunisti, da poco formatisi, perché il nemico vero era quello che tentava di conciliare libertà e giustizia sociale, togliendo terreno sotto i piedi del fascismo. (...)