Carla Longhi è un personaggio complesso, contraddittorio, con cui Caterina Venturini sceglie di raccontare l'incompiutezza e l'inettitudine di una generazione, la nostra, dall'apparente ma fallace vigore. La sua protagonista non fa altro che fuggire da se stessa, dai suoi limiti e soprattutto dallo sguardo degli altri che prima diviene il nostro e poi lo condiziona. "Noi siamo abitati dagli altri" dice l'autrice, sceneggiatrice nata ad Amelia e
trasferitasi in California, rivelando quanto di autobiografico ci sia nel romanzo; un corpo a corpo tra lei stessa e il suo alter-ego, con il quale pagina dopo pagina interloquisce attraverso fitti dialoghi e sequenze introspettive. La forza della narrazione sta proprio in quel gioco corale delle parti teso a confluire in una voce unica. (...)