Achille Vitale sarebbe potuto essere un uomo qualunque. Trent'anni, una laurea in ingegneria navale, una carriera ben avviata come ufficiale nella Marina militare, una moglie bellissima, una figlia piccola e una deliziosa casetta, tra le calli veneziane, nel sestiere di Dorsoduro. Cosa ci fa quindi, solo come un cane la notte di Natale, in Sardegna, di turno, negli uffici di una società di rimorchiatori e salvataggi? «Già, com'ero finito lì a Cagliari, a dirigere la Siresa Mare Spa? Pensare che ero già cadetto a Livorno, pronto per prendere i gradi e invece le cose si erano messe diversamente, dopo quella fatidica notte di alcuni anni fa. Dopo il casino combinato a Venezia». LA NOTTE Francesco Musolino in Mare mosso , uscito ieri per l'editore E/O, ci racconta la sua storia. Una storia avvincente, narrata con il coltello tra i denti, in un romanzo, degno dei capolavori di Jean-Claude Izzo, che prende spunto da una storia vera, accaduta al largo del Mar di Sardegna all'inizio degli anni ottanta. Difficile parlare di questo libro senza rischiare di svelare parti fondamentali della trama. Basta sapere che Musolino costruisce, pagina dopo pagina, una narrazione poderosa, potente, impeccabile. Coinvolgente a tal punto che una volta iniziato a leggere, Mare mosso , è impossibile staccarsene, letteralmente, fino all'ultima riga. Achille Vitale salta quasi fuori dalla pagina, e con sé si porta dietro tutti i dissidi interiori di una vita difficile, fatta di scelte di cui si prenderà la propria responsabilità e che pagherà a caro prezzo. (...)
Un lavoro ambizioso quello di Musolino, che si inserisce perfettamente nel solco della tradizione del romanzo d'avventura marittimo, già tracciata in precedenza da alcuni mostri sacri come Hugo Pratt, Joseph Conrad e Herman Melville, e che, grazie a questa storia fatta di amicizia, coraggio, amore e sofferenza, vi terrà saldi a bordo, senza correre il rischio di farvi scendere al primo attracco. Da sottolineare anche i numerosi rimandi letterari messi in esergo, ad aprire ognuno dei ventinove capitoli, pescati dal particolarissimo pantheon personale dell'autore, che vanno da Corto Maltese, passano per Arthur Rimbaud e arrivano fino a Victor Hugo e Robert Louis Stevenson. Francesco Musolino si dimostra un grande romanziere e Achille Vitale è un personaggio del quale difficilmente vi dimenticherete.