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Quei giovani «Cari agli dèi», morti presto per allietare l'Olimpo, diceva Menandro

Testata: Il Manifesto
Data: 3 giugno 2022

Una galleria di indimenticati, giovani che erano pronti a cambiare il mondo, ma che una storia ingiusta ha cancellato, facendoli evaporare dalla vita. L'autore ha voluto ricordarne alcuni, non sempre noti ma comunque esemplari di una vicenda in cui il privato e il pubblico si sono intrecciati. Seguendo Menandro e l'antica convinzione che gli dèi prendono con sé i giovani che possano allietare la loro noiosa esistenza sull'Olimpo, Fofi evoca quelle «morti precoci», proponendo una galleria di ritratti che vanno dal tempo della guerra passando per il Sessantotto e le uccisioni per mano dei fascisti, delle forze dell'ordine, della mafia, coinvolgendo diverse città, da Palermo a Napoli a Milano e Parigi. Non solo giovanissimi, anche ritratti di chi avrebbe ancora avuto molto da dare agli altri, fossero amici o comunità sociali - ogni capitolo ha un nome e la sua storia raccontata. «I morti non muoiono, sono qui tra noi anche se tendiamo a dimenticarli per la paura di doverli presto raggiungere».