La Cartolina, finalista al premio Goncourt, ripercorre la storia di una famiglia ebrea dal 1919 ai giorni nostri, toccando cinque generazioni e spostandosi fra Russia, Palestina, Francia, Polonia, Lettonia e uno spettro ancora più ampio di lingue: l’anima cosmopolita della Mitteleuropa, intrecciata a un antisemitismo costante, che ha nella Shoah il suo atroce picco.
L’autrice francese Anne Berest, ebrea di sangue ma non di educazione, si trova a ripercorrere la vita dei suoi antenati e a riavvicinarsi alla propria cultura dopo aver ricevuto una misteriosa e sinistra cartolina con i nomi dei bisnonni e prozii morti ad Aushwitz. Ricostruisce le loro esistenze attraverso documenti e diari ritrovati e porta avanti la sua indagine, serrata come in un romanzo giallo, andando a interrogare i sopravvissuti. Si delinea così un grande romanzo storico intrecciato però profondamente con il presente: l’antisemitismo di oggi e il razzismo di oggi sono in dialogo con un passato che si rivela molto più vicino di quanto sembri.