«Graziosi ricostruisce un mondo fatto di pochi uomini spesso spiacevoli e molte giovani donne diverse, che combattono con le molte versioni di se stesse necessarie per vivere e lavorare nel variegato universo di Internet. E da come racconta queste persone, si capisce che l'autrice non odia il mondo: detesta Milano, ma per il resto ama e odia tutti i suoi personaggi in modo grossomodo democratico. Come se volesse proteggerli tutti e al tempo stesso scuoiarli vivi, a partire dalla protagonista che le somiglia così tanto. Tutto ciò mi ha fatto pensare a due cose. La prima è che in un mondo in cui le storie si raccontano ovunque e in molti modi, mi sembra che questa questione dell'amare e odiare tutti nello stesso modo si possa fare solo con la letteratura. La seconda cosa che mi è venuta in mente è una leggenda della cucina francese che riguarda il modo perfetto per fare un'insalata: secondo alcuni, quella perfetta andrebbe non solo mescolata, ma anche mangiata con le mani, perché la forchetta rovinerebbe le foglie. La cicorietta, per esempio, si usa tanto a Roma, ed è molto amara».