Giunta da chissà dove, quando la signora Berest (madre dell'autrice) riceve una cartolina su cui sono scritti i nomi dei quattro avi morti ad Auschwitz, si persuade sia un brutto scherzo e la abbandona in un cassetto. Trascorsi vent'anni, la figlia Anne - scrittrice di successo - riprende in mano la strana missiva. Inizia così un'indagine al cuore delle proprie origini: l'epopea di una tribù ebrea russa che fugge dai Pogrom e, attraversando l'Europa, arriva a Parigi negli anni 20 del secolo scorso. E che di lì a poco, tuttavia, inciampa nella follia nazista. Caso letterario francese da 150.000 copie e vincitore del Prix Renaudot des Lycéens, un romanzo vibrante sullo splendore della vita che segue sempre all'orrore della morte.
