Buttarsi in un fiume o diventare influencer? Irene Graziosi scioglie il dubbio raccontando il presente
«Il profilo dell'altra di Irene Graziosi (Edizioni e/o), che potrebbe essere descritto come un libro sul mondo degli influencer, rivela qualcosa di così banale da apparire sconcertante: non esiste il mondo degli influencer, ma gli influencer esistono nel mondo. Il punto è che Graziosi non parte da una sfida - quella che ti impone la nostalgia - ma vive nel presente e ne parla. Sembra poco ma è tantissimo. La voce narrante è Maia, una ragazza che dopo il suicidio della sorella Eva (un personaggio bellissimo) piomba in una solida depressione fatta di cannette e puntate di Law & Order . Si trasferisce da Parigi a Milano con il suo ragazzo e, come nelle migliori parabole alla Una donna promettente , da una potenziale carriera accademica si ritrova a fare la cameriera in un bar. Finché arriva Gloria. Gloria è un'influencer, anzi una creator - come viene spiegato a Maia prima del colloquio per essere assunta in qualità di image consultant. (...) Graziosi ha l'intelligenza e la sensibilità narrativa di trasformare la tentazione di un "giudizio implicito" in una forma di curiosità inaspettata, quando spesso è più facile - anche letterariamente - crogiolarsi nell'idea di essere brutte persone, piuttosto che riconoscere la parte migliore di sé, e sorprendersi che quella parte non appartenga a noi soltanto».
