«Un mare e un porto, sono due elementi d'appartenenza nel mondo narrativo di Jean-Claude Izzo, lo scrittore marsigliese scomparso nel 2000 a soli 55 anni. L'autore ella celeberrima trilogia con protagonista Fabio Montale (Casino totale, Chourmo, Solea) e di altri due romanzi cult - Marinai perduti e Il sole dei morenti - pagine malinconiche e adrenaliniche con le quali ha conquistato milioni di lettori, firmando omaggi al Mediterraneo e al cuore inquieto degli uomini «che non sanno tenersi strette nemmeno le donne che amano». Izzo ha ammaliato i suoi lettori perché non racconta scorci da cartolina, piuttosto, ambienta le sue storie nelle periferie, fra gli ultimi, narrando quei perdenti che non smettono di combattere contro il lato marcio del mondo, rappresentato dal razzismo, dall'avanzata del Fronte Nazionale, dalla mala marsigliese come dai poliziotti che menano le mani. E così, cercando di frapporsi all'odio, i suoi protagonisti sono scudi umani, cavalieri pieni di macchie ma con il cuore nobile».
