«Un passato che non passa mai; una catena di omicidi che le indagini del commissario Proteo Laurenti scopre avere origini nella guerra e nella Resistenza e occupazione tedesca, dopo l'8 settembre, di Trieste e del Friuli orientale. Esce il 6 aprile l'undicesimo noir dal titolo Lontani parenti (Edizioni E/O 288 pagine, 18 euro) di Veit Heinichen, romanziere di fama europea di origini tedesche ma da molti anni residente e ben integrato a Trieste. Il ritorno del commissario salernitano, a pieno titolo triestinizzato, deve fare i conti con l'assassinio di due uomini colpiti a morte da una freccia scagliata da una balestra in luoghi dal forte valore simbolico a Prosecco, vicino al monumento ai Caduti della Resistenza, e lungo la strada che porta al santuario di Monte Grisa. Un terzo delitto lega un agiato uomo d'affari residente a Montecarlo a fatti storici accaduti nel 1944 nella Zona libera del Friuli Orientale dove, nei pressi di Nimis, i partigiani respinsero le truppe cosacche alleate dei tedeschi. Una catena di delitti nei quali il passato emerge seguendo il filo narrativo di un diario lasciato da una testimone con l'obiettivo di impedire alle memorie di "fatti orribili in un'epoca orribile" di venir dimenticate».