Nasce sulla scorta di lettere fra la Croce rossa e il governo sovietico (emersi dall'archivio della Croce rossa di Ginevra) il romanzo Croci rosse (edizioni e/o) del giovane scrittore bielorusso Sasa Filipenko. Riporta alla luce il dramma dei prigionieri di guerra sovietici, catturati da Hitler, a cui Stalin negò gli aiuti, bollandoli come traditori.