(...) Un romanzo magnifico, questo di Ahmet Altan, pieno di amore per la letteratura, che si sprigiona in quasi ogni pagina del libro: la letteratura come salvagente che può salvare l’integrità fisica e mentale sotto una dittatura violenta e assurda come quella che attualmente imprigiona in Turchia intellettuali, professori, studenti, uomini e donne comuni soggetti alla imprevedibile discrezionalità di un potere oscuro, ignorante, oscurantista.
L’educazione sentimentale di Fazil, che dalla “Signora” Ayet impara l’amore, la generosità, l’accoglienza, il disinteresse, il buon vivere, lei che si definisce Cleopatra mentre chiama il suo giovane amante Marco Antonio, fornisce ai lettori una visione realistica della situazione della politica turca. (...)