Arriva in Italia l’esordio, già premiato, dell’autrice di Trinidad che vive a Londra: un inno all’amore che parla anche di violenza, omofobia e razzismo. L’abbiamo incontrata
Un inno all’amore e alla famiglia in tutte le sue forme e sfaccettature, anzi in tutte le sfumature possibili ben al di là di quelle convenzionali. Ma anche l’incontro di tre solitudini attraverso le quali, in un linguaggio ricco, infarcito di termini dialettali che ben ci restituiscono le atmosfere dell’isola caraibica di Trinidad, si parla anche di violenza domestica, omofobia, criminalità e sconfinamenti nelle credenze religiose più estreme. (...)