Camilla ha festeggiato i suoi diciotto anni e mai una festa di compleanno ha avuto un simile riscontro sui social. Tutte le foto condivise on line hanno beccato valanghe di like e cuoricini. Il giorno seguente lei e le sue inseparabili amiche, Lucrezia e Karimah, non fanno altro che parlarne quando Camilla riceve un messaggio: Deborah, una loro conoscente, sta organizzando un’altra festa. Non possono assolutamente mancare perché Deborah è una che conta nel loro giro e per di più è sempre andata alle loro feste. Karimah però è in difficoltà, i genitori musulmani sono molto rigidi, non le concederanno di andare a due feste di fila né di trascorrere la notte fuori. Le tre decidono di ricorrere al solito aiuto di Clorinda, una senzatetto, che chiamerà il padre della ragazza spacciandosi per la madre di Deborah in cambio di dieci euro. È fatta, decidono di rientrare per prepararsi per l’evento. A casa di Camilla regna il silenzio. La ragazza non dà peso alla cosa e si dirige in camera sua. Un’altra occhiatina ai social, la condivisione di un post. Siede sul letto e sul cuscino nota una lettera di sua madre. Non se ne stupisce, la madre ama scriverle lunghe lettere delle quali Camilla spesso legge solo l’inizio e la fine. La leggerà tra un attimo, deve prima rispondere agli ultimi commenti delle foto della festa: “una risposta ad ogni persona importante, un cuoricino a tutte le altre”. Adesso può dedicarsi alla lettera, i fogli sono cinque e dicono che sua madre se n’è andata. Camilla è incredula, legge e rilegge, ma il risultato non cambia. Sua madre ha mollato lei e suo padre. “Con tutti problemi che ha – un ripetente di terza che non si decide a dichiararsi, i sandali comprati on line che sono arrivati del colore sbagliato – ci mancava solo questa”. Si rannicchia sul letto e mette una mano sotto il cuscino, tasta qualcosa: è una lettera di suo padre, anche lui è andato via. L’hanno abbandonata entrambi dopo anni di ipocrisia e finzione…
Questo romanzo breve di Fabio Bartolomei rientra nella tradizione del bildungsroman ed è il secondo volume della sua “Quadrilogia della famiglia”. Camilla si allontanerà da casa per cercare i suoi genitori e dovrà affrontare una serie di esilaranti imprevisti, spesso causati proprio dalla sua leggerezza. Camilla è un’adolescente superficiale cresciuta nell’agiatezza, reginetta dei social e di party di una Roma altoborghese, un personaggio con il quale all’inizio non è facile entrare in empatia ma alla quale tuttavia il lettore finirà per affezionarsi, perché lei in fondo ha un cuore buono e quelli che le sono mancati sono i punti di riferimento. L’autore, durante il percorso di formazione della protagonista, conferma il suo stile ironico ma anche la profonda capacità di indagare i rapporti famigliari. I dieci giorni seguenti al diciottesimo compleanno di Camilla sono infatti un concentrato di umorismo e tenerezza. Un viaggio introspettivo ma volutamente leggero in grado tuttavia di far riflettere sul ruolo dei figli e dei genitori, sui confini che segnano il passaggio alla vita adulta, che accompagna il lettore verso un finale tanto inatteso quanto poetico ed emozionante.
