Quando stai per iniziare un romanzo di oltre quattrocento pagine ci pensi due volte, soprattutto se sai che lo leggerai nei ritagli tra una lezione e l'altra o in bilico sui mezzi pubblici. Ma Love After Love – in uscita il 28 aprile – a sorpresa è stato un'ottima idea. Inizialmente approcciato con titubanza, è stato un balsamo durante le mie prime settimane da pendolare. Intristito dal cattivo tempo che sembrava seguirmi dal finestrino, stanco per le levatacce e la routine un po' frustrante, ho presto trovato pace grazie all'esordio di Ingrid Persaud. Seduto al mio posto, aprivo il romanzo nell'andirivieni e subito mi scoprivo sollevato. Leggerlo, infatti, è come sbirciare i personaggi della tua sitcom preferita all'opera; un accoccolarsi nella comfort zone per trovare momentaneo riparo da un trantran a cui fatico ad abituarmi. Sfaccettato, energico e vitale, racconta la storia di tre solitudini in cerca della propria identità. Mostrati nell'avvicendarsi degli anni e degli amori, fuori posto, i personaggi formano una bellissima famiglia indipendentemente dai legami di sangue.
(...)