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L'amore molesto di Elena Ferrante

Testata: Mariquitty
Data: 15 febbraio 2021
URL: https://mariquitty.wordpress.com/2021/02/15/lamore-molesto-di-elena-ferrante/

Qualche tempo fa mi sono imbattuta, su Raiplay, nel documenario Ferrante Fever, un viaggio nei luoghi della scrittrice Elena Ferrante in compagnia dei suoi personaggi, dei suoi racconti e dei film tratti dai romanzi. Un film in particolare, diretto da Mario Martone, ha attirato la mia attenzione suscitando grande curiosità e il desiderio di leggere assolutamente l’omonimo romanzo: L’amore molesto.

L’infanzia è una fabbrica di menzogne che durano all’imperfetto: la mia almeno era stata così

L’amore molesto, pubblicato nel 1992, è il romanzo d’esordio della Ferrante, subito ben accolto dalla critica. Delia, la protagonista, ultima di tre figlie, è l’unica che negli anni ha mantenuto buoni rapporti con la madre, Amalia. Il romanzo prende avvio proprio dal desiderio della donna di andare a trovarla -Delia si è trasferita da molti anni in un’altra città per lavoro – e dal suo mancato arrivo nel giorno stabilito. Dopo alcune telefonate confuse ed interrotte, e il terrore che le sia accaduto qualcosa, Delia viene informata della sua morte. Le strane circostanze della morte della madre e il desiderio di fare chiarezza portano Delia nuovamente a Napoli, nei luoghi della sua infanzia, tra personaggi che avrebbe voluto dimenticare per sempre.

” Il giorno dopo due ragazzi videro il suo corpo che galleggiava a pochi metri dalla riva. Aveva addosso solo il reggiseno. Non fu trovata la valigia. Non si trovò il tailleur blu.” Il tailleur e la valigia, in particolare, sono gli elementi intorno ai quali ruota la narrazione e grazie ai quali un uomo odiato ed osteggiato da tutta la famiglia di Delia decida di contattarla. La protagonista è così costretta a ripercorrere i luoghi della sua infanzia, a cominciare dalla casa della madre nella quale molti anni prima, insieme alle sorelle, si erano trasferite dopo la separazione. Ed è proprio nell’appartamento che scopre la povertà in cui la donna viveva da alcuni anni e la triste storia per anni custodita nel silenzio.

Quando si entra nella casa di una persona morta di recente, è difficile crederla deserta. Le case non conservano fantasmi ma trattengono gli effetti degli ultimi gesti di vita.