Eccomi qui, con la mia prima recensione dell’anno a tema prettamente libresco. Oggi vi parlerò infatti di La biblioteca di mezzanotte, titolo uscito pochi mesi fa e che ha riscosso molto successo. Prima di tutto però ci tengo a ringraziare ancora una volta la casa editrice Edizioni E/O per averci inviato una copia in omaggio. Ma vediamo qualche dettaglio.
Titolo: La biblioteca di mezzanotte
Autore: Matt Haig
Editore: Edizioni E/O
Data di uscita: 4 Novembre 2020
Trama: Fra la vita e la morte esiste una biblioteca. Quando Nora Seed fa il suo ingresso nella Biblioteca di mezzanotte, le viene offerta l’occasione di rimediare agli errori commessi. Fino a quel momento, la sua vita è stata un susseguirsi di infelicità e scelte sbagliate. Le sembra di aver deluso le aspettative di tutti, comprese le proprie. Ma le cose stanno per cambiare. Come sarebbe andata la vita di Nora se avesse preso decisioni diverse? I libri sugli scaffali della Biblioteca di mezzanotte hanno il potere di mostrarglielo, proiettando Nora in una versione alternativa della realtà. Insieme all’aiuto di una vecchia amica, può finalmente cancellare ogni suo singolo rimpianto, nel tentativo di costruire la vita perfetta che ha sempre desiderato. Ma le cose non vanno sempre secondo i piani, e presto le sue nuove scelte metteranno in pericolo la sua incolumità e quella della biblioteca. Prima che scada il tempo, Nora deve trovare una risposta alla domanda di tutte le domande: come si può vivere al meglio la propria vita?
Una vita alternativa
Nora Seed è una donna che vive da sempre nella sua città natale, Bedford, un paesino vicino Londra. Avrebbe potuto essere tante cose nella vita, dati i diversi campi in cui eccelleva da adolescente (ma anche da giovane adulta): poteva essere una glaciologa, una campionessa olimpica di nuoto, una musicista… se solo avesse fatto delle scelte diverse. Invece si ritrova a 35 anni a vivere da sola, con un semplice lavoretto in un negozio di musica, senza rapporti significativi. E sente di aver fallito, di aver deluso tutti, di aver sbagliato tutto. E un giorno, quando la situazione sembra precipitare, fa qualcosa di sconsiderato, che porta a dei risultati imprevedibili… e così si ritrova ad avere un’opportunità incredibile: vivere le vite alternative che avrebbe avuto se avesse fatto scelte diverse. E si sa, l’effetto farfalla è inevitabile e le vite da “provare” diventano infinite. Cosa succederà alla nostra protagonista?
Okay, basta, non voglio dilungarmi troppo sulla trama – anche perché rischierei di fare spoiler e non voglio. Vediamo nel dettaglio alcuni elementi del libro.
Una protagonista
Il personaggio principale è Nora, di cui conosciamo e viviamo pensieri ed emozioni. La biblioteca di mezzanotte è Nora, e il libro è un viaggio che noi facciamo attraverso le sue diverse versioni. Sono sincera: leggendo la trama del libro l’ho trovata interessante e originale, ma ho anche pensato che forse a un certo punto mi sarei annoiata, con tutta l’attenzione posta sempre su un solo personaggio. E invece non è stato così. L’autore infatti inserisce molti personaggi, più o meno importanti, ma di sicuro fondamentali per i rapporti che hanno con la protagonista, e per l’evolversi della storia stessa. Inoltre, Nora è un personaggio dalle mille sfaccettature, che in più subisce un cambiamento durante questo percorso. Non potrete non immedesimarvi in lei e comprenderla, e non potreste mai trovarla noiosa (almeno io non l’ho fatto).
Un viaggio infinito
Che dire, questo libro è stato un vero viaggio! La storia principale è ambientata a Bedford, ma la possibilità straordinaria che si presenta a Nora le permette di viaggiare non solo tra le sue possibili vite, ma ovviamente in altri luoghi intorno al globo. Il libro ha quindi diverse ambientazioni e situazioni/contesti, sempre imprevedibili e sorprendenti.
I temi
Uno dei temi principali del libro è la depressione, di cui l’autore ha sofferto in passato, e le malattie mentali in generale. Nora si sente bloccata, isolata, triste, senza più voglia di vivere. Soffre di attacchi di panico, prende delle medicine per questo suo stato, e… non è uno stigma. Ma è difficile far capire alle persone intorno a sé che una malattia mentale è qualcosa di tangibile quanto una malattia fisica. L’autore riesce a parlare di tali problematiche in modo semplice, senza dare giudizi (né positivi né negativi), limitandosi a descrivere la situazione e lo stato d’animo della nostra protagonista. Altri temi centrali riguardano le scelte che si fanno nella propria vita, e i rimpianti che ci si porta dietro. A volte ci si sente paralizzati al pensiero che ogni nostra scelta, anche minima, può influenzare la nostra vita in modi inaspettati e cruciali. E Nora sente di aver fatto molte scelte sbagliate. Una frase di Nora mi è rimasta impressa, il fatto che lei si sentisse “inadeguata alla vita”, oltre che abbandonata dal mondo. Ma Nora vive un cambiamento, evidente se si fa caso a come il suo pensiero si evolve dall’inizio della storia fino alla fine.
Attraverso lei, l’autore riesce a indagare nella mente umana, senza però che la storia diventi pesante o sfori nel nell’assurdo. Ho interpretato questo libro come un modo per far fronte a certe situazioni, e personalmente l’ho trovato molto “intimo”: sono riuscita a riflettere su determinate questioni personali, modi di pensare e di vedere le cose, tutto ciò da una prospettiva esterna, quella appunto di lettrice che legge la storia di qualcun altro: è questo che rende il libro interessante.
Uno stile semplice ma diretto
Questo libro è stata una rivelazione, in molti sensi. Non solo per la storia in sé, ma soprattutto perché mi ha permesso di scoprire questo autore, di cui mi sono completamente innamorata. Era da tempo che volevo leggere qualcosa di Matt Haig, ma ho sempre rimandato. Ebbene, quando è uscita La biblioteca di mezzanotte, ho deciso che non potevo più rimandare. E mi ha colpita talmente tanto che, appena terminato questo libro, ho subito iniziato Vita su un pianeta nervoso, dello stesso autore (che era da molto tempo sul mio kindle in attesa di essere letto). Ciò che mi ha colpito è stato lo stile di scrittura, semplice e non artificioso, eppure capace di trasmettere molto al lettore, anche pensieri filosofici. Uno stile che riesce ad andare dritto al punto, senza però essere freddo o meccanico. Ho inoltre apprezzato la brevità dei vari capitoli, mai troppo prolissi (e fidatevi, ci sono autori che scrivono capitoli lunghi mezzo libro), oltre che veramente scorrevoli.
In definitiva, personalmente La biblioteca di mezzanotte mi ha convinta. Era proprio il libro giusto al momento giusto. Sono riuscita ad entrare in sintonia con la protagonista e con i suoi sentimenti, perché chi non ha mai certi pensieri durante la propria vita? Chi non ha rimpianti, chi non ripensa a una scelta che ha cambiato la sua vita? Inoltre, ho apprezzato il messaggio finale del libro, che ha dato un po’ una risposta ai miei quesiti, anche se ad alcuni potrebbe sembrare semplicistico. Ho adorato l’evoluzione della storia, il finale inaspettato, tutta l’umanità che ho trovato nella protagonista…
Anche se mi rendo conto che non è un libro per tutti, non posso fare a meno di consigliarlo a tutti. Arriverà un momento della vostra vita in cui questa lettura sarà perfetta – e illuminante. Ve lo assicuro.