Sergio Y. va in America è un romanzo straordinariamente toccante sul gender, l’identità, la ricerca della felicità e su cosa significhi condurre una vita piena.
«Con Sergio Y. va in America Alexandre Vidal Porto dimostra di essere uno degli scrittori più importanti della letteratura brasiliana contemporanea».
Luiz Ruffato
Armando, un rinomato psicologo di San Paolo, è alla fine di una lunga e illustre carriera. Sebbene restio, accetta di seguire
un ultimo paziente: Sergio, il figlio adolescente di un facoltoso imprenditore brasiliano. Sergio è inquieto e i suoi genitori sono preoccupati. Eppure dopo poche sedute il ragazzo decide di interrompere bruscamente la terapia, in seguito a un viaggio a New York: dice infatti di aver trovato la strada per essere felice e di volerla perseguire da solo.
Perplesso e anche un po’ infastidito da questo comportamento, Armando lascia cadere la questione senza farsi troppe domande. Almeno finché non viene a sapere dalla madre di Sergio che il ragazzo si è trasferito a New York per cambiare sesso: Sergio è diventato Sandra.
Come ha potuto non accorgersi di nulla?
È possibile che uno psicologo con la sua esperienza non si sia reso conto di quanto stava succedendo?
Armando decide così di partire alla scoperta della verità sul suo ex paziente e su se stesso. Durante il viaggio imparerà che la compassione si manifesta nei modi più misteriosi.
Alexandre Vidal Porto
Alexandre Vidal Porto è nato a San Paolo nel 1965. Diplomatico e docente di diritto all’Università di Harvard, è scrittore e columnist del quotidiano Folha de São Paulo. Durante la sua carriera diplomatica ha vissuto a Brasilia, New York, Santiago del Cile, Città del Messico, Washington e Tokyo. Attualmente si trova in anno sabbatico per la stesura del suo terzo romanzo. Nel 2005 ha pubblicato Matias na cidade (Record). Sergio Y. è il suo secondo romanzo, vincitore del premio Paraná de Literatura. In America è pubblicato da Europa Editions.